Capriolo saltato

Capriolo saltato

di Laura Ruggeri

Ingredienti: un capriolo, un prato circondato da un bosco di faggi

Tempo di preparazione: variabile

Difficoltà: lieve

Indossate scarpe da trekking e abiti comodi da passeggio.

   Dimenticatevi di possedere un’auto e partite a piedi da casa vostra per raggiungere la più vicina radura solitaria. Se proprio abitate nel pieno centro di un’inquinata e molto trafficata metropoli, sarebbe meglio che vi trasferiate temporaneamente in una località di montagna. Ne guadagnerete sicuramente in buonumore e, statene pur sicuri, le vostre preoccupazioni diminuiranno.
  Addentratevi in sentieri possibilmente poco battuti. Munitevi di: spirito di avventura, sguardo attento e lasciatevi sorprendere dal silenzio della musica giocosa della natura in cui vi state immergendo.
  Dosate con cura la voce e fate attenzione ai vostri movimenti: i vostri passi non devono disturbare gli animali che vivono nella foresta. Siete entrati in un luogo sacro, a voi sconosciuto, pertanto aggiungete al vostro abituale incedere grandi quantità di rispetto e di curiosità. State esplorando un mondo pieno di sorprese e di incontri inaspettati.
  Se possibile, fermatevi all’ombra di un faggio circondato da un vasto prato dall’erba non tagliata e imparate l’arte della pazienza.
  Osservate e soprattutto non smettete mai di ascoltare il rumore del vento.
  Quando il ritmo del vostro cuore sarà sincronizzato col ritmo dell’ambiente che vi circonda, state pur certi che vi imbatterete nel vostro capriolo.
   Se sarete davvero fortunati e, se realmente sarete entrati in sintonia con l’animale che stavate cercando, questi saprà sicuramente ricambiare il vostro stupore con un bel salto di benvenuto.

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